Analisi dei rischi per cancelli automatizzati

Quali norme si applicano all’automazione di cancelli, porte e portoni?

Dal momento in cui un cancello o una porta vengono automatizzati, per legge diventano una macchina e come tale vanno trattati. Da maggio 2005 è vietato introdurre sul mercato porte e cancelli industriali privi di regolare marcatura CE. Tale marcatura, posta sul prodotto, sta a indicare che gli obblighi di legge in materia sono stati soddisfatti e documentati nel Fascicolo Tecnico e nella Dichiarazione di Conformità.

Nonostante la Direttiva Macchine non sia retroattiva, per cui non è obbligatorio adeguare gli impianti installati prima del 2005, in caso di importanti modifiche a un impianto esistente la conformazione alla legge diventa obbligatoria. La marcatura CE applicata implica, in questo caso, l’assunzione di responsabilità da parte dell’installatore che è intervenuto nella modifica.

La Direttiva Macchine, infatti,  stabilisce che l’installatore che automatizza una porta, un cancello o una saracinesca ha gli stessi obblighi e responsabilità di un costruttore di macchine.

Gli eventuali danni a cose o persone provocati dal cancello, ricadono direttamente sull’installatore.

Quali sono i rischi?

La sicurezza della macchina, ancor più della qualità del prodotto stesso, è fondamentale per la prevenzione dei rischi principali, quali:

  • intrappolamento
  • cesoiamento
  • uncinamento
  • sollevamento
  • schiacciamento

Quali sono le responsabilità di chi installa un cancello automatico?

Dal 2005, l’installatore che esegue lavori su impianti esistenti o che installi nuove macchine deve seguire delle regole bene precise.

  • Utilizzare solo prodotti a marchio CE e componenti adeguati al lavoro da svolgere
  • Verificare i parametri di sicurezza del serramento (cancello, porta o serranda) ed eseguire l’analisi dei rischi secondo le norme UNI e le indicazioni del produttore
  • Effettuare tutti i test necessari per verificare il funzionamento dei dispositivi di sicurezza e limitazione delle forze in base alla norma UNI EN 12445:2002
  • Redigere un fascicolo tecnico che comprenda tutta la documentazione tecnica e la descrizione dei sistemi per mettere in sicurezza il cancello o serranda o porta e conservarlo per dieci anni
  • Sottoscrivere la Dichiarazione di Conformità CE da rilasciare al cliente unitamente al libretto di manutenzione dell’impianto
  • Apporre in modo indelebile la marcatura CE tramite una targa che riporti il numero dell’impianto.

Cosa fare se l’installazione della macchina risale al periodo antecedente il 2005?

Se l’installazione della macchina risale al periodo antecedente il 2005, vi sono delle modifiche per cui scatta l’obbligatorietà della certificazione CE.

Opere fabbrili:

  • Cambio delle cerniere del cancello battente
  • Sostituzione della cremagliera del cancello scorrevole
  • Rifacimento della guida di scorrimento a terra

Opere impiantistiche-elettrotecniche

  • Sostituzione delle coste pneumatiche con nuove coste di sicurezza
  • Sostituzione della scheda della centrale di comando con una nuova e/o riprogrammazione della stessa.

Anche l’utilizzatore ha delle responsabilità?

L’utente finale, proprietario o Amministratore, ha l’obbligo di farsi carico dello stato di sicurezza dell’impianto. Si assume inoltre la responsabilità della mancata messa in pratica del piano di manutenzione previsto dall’installatore.

I suoi obblighi sono i seguenti:

  • Rispettare il manuale d’uso
  • Eseguire i controlli in base alle scadenze prefissate: ogni 6 mesi è necessaria la manutenzione di salvaguardia e sicurezza. La manutenzione è a carico del proprietario (o dell’Amministratore) che diventa responsabile in caso di incidente o danni a terzi.
  • Rispettare le regole previste dall’analisi dei rischi.

Esiste un solo responsabile se il cancello viene costruito da più persone?

Esiste un capo-commessa, sempre e comunque, che si assume il compito di rilasciare, una dichiarazione CE di conformità.

Cosa succede se non viene fatta la manutenzione?

Il proprietario o l’Amministratore è responsabile a livello sia civile sia penale nel caso di eventuali danni a cose o persone causati dal malfunzionamento della macchina. 

Chi si occupa della manutenzione è responsabile del proprio lavoro così come viene stabilito nel contratto di manutenzione o secondo le indicazioni del costruttore, eccezion fatta in caso di prove reali di un difetto d’origine o d’installazione della macchina. 

Quale servizio offre SPAR?

SPAR agevola il lavoro dell’Amministratore e del manutentore redigendo un documento esaustivo che illustra le istruzioni necessarie alla messa a norma e all’adeguamento CE del macchinario in oggetto.